La ricerca di ciò che unisce, il carattere distintivo di un luogo, i materiali che lo compongono, le forme che le descrivono, l’aria, la luce, in una parola l’atmosfera.

Il progetto deve unire: il solo scopo di un’attività strategica è di migliorare le condizioni per tutti. Per questo motivo lo spazio pubblico deve tornare ad essere il fulcro di ogni attività progettuale. Da esso dipende tutto il resto, più è inclusivo ed attraente e più la città sarà interessante e partecipata.

Il miglio (1906,34 ml) oppure 850 (gli anni della città di Alessandria) sono due possibili scenari di un’installazione a metà tra arte e disegno urbano. Usando un nastro di tessuto antibatterico, retroilluminato, che corre lungo le vie commerciali della città, si potrebbe creare un evento in gradi attirare visitatori in un’esperienza unica come la passeggiata di Christo sul lago. Un tappeto volante, una nuvola che aleggia e protegge dal caldo, un vestito per la città, in grado di creare un ambiente attraverso la luce ed una materia evanescente come il tessuto. Un evento, un’esperienza, una storia, tutto in un gesto creativo unico perchè disegnato per quel luogo.

Al contempo un gesto replicabile ed adattabile ai differenti contesti urbani, secondo le loro peculiarità. Come nel caso di Valenza, nel quale un nastro d’oro entra nelle corti e corre lungo la via centrale disegnando padiglioni e spazi nei quali raccontare la propria identità artigiana e umana.

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